Marì è la prima pizzeria di Ciccio Filippelli, la prima che fa di lui un imprenditore, prima ancora infatti l’abbiamo visto da Marghe a fianco di Matteo Mevio, giovane promessa della ristorazione scomparsa prematuramente, e poi a Salerno in quel del Re di Denari.
La Pizzeria Marì mi è piaciuta subito, intanto perché mi piacciono i sogni che si avverano. È sincera Marì, una pizza semplice e senza pretese, senza alcuna pretesa di strafare.
Il locale, d’ispirazione vintage, è praticamente perfetto per me che con il vintage vado a nozze.
Esteticamente, visto che l’imperfezione è di moda, si presenta con le pareti scrostate rivelando sotto intonaco e gesso un’anima antica.
Sul soffitto invece, incastrate in una rete metallica, ci sono pagine di giornale e qualche valigia sospesa per aria.
Insegne e cornici come una volta, libri semi aperti attaccati ai muri.
Siamo in piena atmosfera anni ’50, un tuffo nel passato di cui è complice anche la musica: swing e ska con Giuliano Palma, partiamo bene anzi benissimo.
Il menù è essenziale, le pizze sono numerate, 9 in tutto, di cui una vegana che cambierà ogni mese.
Immancabili Margherita, Marinara e Bufala. E poi si prosegue in semplicità, perché Marì non intende sfornare pizze gourmet bensì punta alla qualità degli ingredienti e alla stagionalità.
Eravamo in due e abbiamo scelto due pizze diverse, le più particolari, per assaggiare la Margherita dovrò tornare! L’ho fatto apposta.
8. VEGANA DEL MESE: con hummus di ceci (fatto in “casa”) cipolla caramellata, taralli pugliesi sbriciolati, olive nere e basilico.
9. PIZZA MARÌ: Pomodoro giallo della valle del Vesuvio, fior di latte, nduja di spilinga, caciocavallo “orobianco”, origano di collina, basilico, parmigiano reggiano 24 mesi, olio extravergine di oliva Bio (€ 12.00).
Mi sono piaciute entrambe, l’impasto è quello tradizionale napoletano, no canotto, morbido e con una alveolatura appena accennata.
Il sapore della pizza vegana risulta equilibrato e l’abbinamento hummus/cipolla, che potrebbe spaventare, in realtà è delicato. Unica pecca le olive, che hanno il nocciolo e quindi tocca mangiarle separatamente. Pecca che ho segnalato naturalmente.
La pizza Marì è un mix di carattere invece, gustosa e moderatamente piccante così che è possibile apprezzare il sapore degli altri ingredienti, gradevole la dolcezza del pomodoro giallo.
I latticini di bufala sono tutti prodotti all’interno del locale e addirittura, nel weekend, il maestro casaro Antonio tiene una dimostrazione dal vivo per i clienti.
Marì apre in una zona, che è Porta Venezia, ormai altamente concorrenziale. Nelle vicinanze infatti le pizzerie non mancano e hanno appena inaugurato altri due nomi noti del settore, ciascuno con il suo stile ovviamente.
Chi si accaparrerà la fetta più grande di questa pi(A)zza?
Pizzeria Marì Milano
Via Lodovico Settala, 16
+39 02 38311024